Ormai inizierò ad annoiare, che ogni settimana scrivo de "il concerto della vita", ma anche quello di sabato appena scorso a Siena è stato un "concerto della vita". Magari non dal punto di vista tecnico (eravamo appena in tre sul palco, visto che Sollo era impegnato a fare i suoni ai Settlefish in quel di Mirandola, e Scaglia si molleggiava sul palco con i Kingstoned al loro ultimo concerto) ma dal punto di vista del divertimento certamente si. La corte dei miracoli è un posto piccolo ma accogliente, con una sala concerti all'inglese (buia, con il palco alto). Dall'uscita sul retro si può ammirare un panorama mozzafiato, con la torre di piazza del Campo che domina, e la parte alta della città che fa da cornice di lusso. Siamo vicinissimi al centro.
Iniziamo a mezzanotte. Suoniamo tantissimo. La scaletta sta aumentando poco a poco, complice qualche nuovo brano che proviamo a gettare nella mischia per vedere che effetto fa su di noi e sugli altri. Mille gheg sul palco, come non se ne facevano da mesi. Fin troppe forse. Sembriamo più dei cabarettisti che una indie-band. La gente si comporta come ogni pubblico dovrebbe comportarsi: partecipa, applaude, canta, si diverte. Ci chiede di uscire due volte, e siamo costretti a ripetere Giant Squid e The Painter, chiesti espressamente. Dopo il concerto: vodkalemons, tanta pancia (qualcuno so che capirà) e una buona dose di chiacchiere al vento. Grazie Siena.
lunedì 28 gennaio 2008
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4 commenti:
"pancia" è veramente termine per pochi intimi. sono sicuro che trattasi di slang portovirese.
Quando ci ribecchiamo (Firenze?) ti spiego tutto :D
ihihih grandissimi a siena!!! spattacolari!secondo me con quel "colpo basso" nel capo a maolo l'hai stordito + del solito!!!
Eehhehehe, caro gnabra, non l'ho fatto apposta, mi è scappato il basso :D:D
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