domenica 31 dicembre 2006

Capodanno dappertutto

Mi sto preparando. Tra qualche ora uscirò, farò metano, passerò a prendere Elisa e insieme ci dirigeremo a casa di Silvia dove avremo una cena con gli amici. Quello che avverrà dopo è nebuloso. L’appartamento a Rosa Pineta che dovevamo affittare si è rivelato un pacco storico. Invito Ban-ale o Marco a scrivere un resoconto di quella giornata allucinante. L’importante è avere comunque un posto per la cena, il dopo non conta, almeno per quelli che sono della seconda specie:)

Auguro a tutti un 2007 bello, che possa essere l’anno migliore della vostra vita.

Cooper Vs Sooper


Ho capito perché mi è andato giù Twin Peaks. C’ho pensato tutta la notte (non è vero). Non mi piace più Dale Cooper. Nella prima parte, l’agente speciale Fbi era un vero supereroe. Tecniche deduttive raffinate, con passaggi logici molto ampi, questo modo di procedere che aveva tracce di spiritualità (il Tibet), ma in modo razionale. Un incrocio tra Sherlock Holmes e James Bond. In più Copper faceva sfoggio di tutti i vantaggi che ha un agente dell’Fbi: bei vestiti, mangiare e dormire gratis, addirittura 10.000 dollari da spendere al casinò (ricordate la spedizione al One Eyed Jack’s?). Tutto il suo personaggio era comunque, lo ripeto, improntato sulla razionalità.

Il nuovo Dale Cooper parla di oscurità, di strane sensazioni, di spiriti della foresta. Insomma un santone un po’ ingenuo di quelli che vanno forte a Camden o allo Speakers’ Corner. E' per questo che non mi piace più. Inoltre gli viene revocata anche la carica di agente speciale, diventa uno sfigato totale. Non so come finirà, sono arrivato alla puntata 12, e da quel che ho capito la serie è stata interrotta quindi lascerà con un bel pugno di mosche in mano e un'elevata curiosità insoddisfacibile (?).
Ma è possibile che ad un certo punto, quando non sanno più di cosa parlare, i telefilm americani debbano tirar fuori la spiritualità o cose del genere? Non possono essere razionalisti e laici? Questo Cooper era un figo finchè parlava di cose vere e dimostrava comunque di saper maneggiare l’occulto e il misticismo, da quando si fa tutte sta domande su mondi paralleli e cagate del genere, altro che Terra Nostra!

sabato 30 dicembre 2006

Cooper Couper Cuper


In uno dei miei primi post scrissi di quanto fossi distratto da molte cose, ma in particolare dalla visione di un telefilm: Twin Peaks. All'epoca avevo appena finito la prima serie, di 8 puntate più la puntata pilota. Stupefacente pensai. Mistero, ironia, esoterismo, ma anche un ottimo ritmo narrativo che riusciva a tenermi sufficentemente sulle spine. Per non parlare della colonna sonora dell'ottimo Angelo Badalamenti, davvero storica. Riconosco per altro molti dei tratti di David Lynch, che è autore e regista (non di tutte le puntate) Non voglio guastare la sorpresa a chi non l'ha mai visto. Guardatelo! La prima serie è davvero eccezionale. Poi inizia la seconda serie, e anche li la suspance è a livelli alti, con la comparsa addirittura di un gigante, e la narrazione che si fa ancora più fitta. Ora sono arrivato a circa metà della 2 serie. E inizio a stancarmi. Premessa: tutti quelli che l'avevano visto prima di me dicevano che a un certo punto diventava una telenovela. Ovviamente, non che non ci credessi, ma magari boh, ci si stufa a causa delle pubblicità. Io, scaricandolo da internet, lo guardo senza. E invece è vero. E' una telenovela. E di quelle anche sudamericane che vanno forte su Retequattro, dove non succede mai nulla. Ho un ricordo terrificante di una in particolare, Terra Nostra, dove si narravano le vicende di alcuni immigrati italiani in Argentina. Quando ero un po' più piccolo, ero costretto a sorbirmi ore e ore di questa merda perchè evidentemente piceva a qualcuno in casa mia. Terrificante. Ecco il Twin Peaks di queste ultime puntate è, con le giuste proporzioni, un Terra Nostra de noantri giovani alternativotti. Devo ancora finirlo, ma sono già un po' deluso.

venerdì 29 dicembre 2006

Epitaph Records


Per chi inizia ad ascoltare il punk americano è impossibile non incontrare l'Epitaph Records, etichetta indipendente fondata nel 1981 da Brett Gurewitz. Inizialmente serviva per pubblicare i dischi dei Bad Religion, in cui Brett suonava la chitarra. Poi un po' alla volta l'Etichetta si ingrandì e raggiunse la fama mondiale con Smash degli Offspring nel '94. Tutti i più grandi gruppi punk americani hanno inciso per lei. Da ricordare: Nofx, Rancid, Pennywise, Bad Religion. Guardando quella lista ogni nome mi da un tuffo al cuore. Li amo tutti.
Verso la fine degli anni '90 l'Epitaph aprì anche tre succursali. A fiancheggiare l'etichetta madre (che si occupa principalmente di punk rock, emo core, hard core) si sono aggiunte la Hellcat di Tim Armstrong dei Rancid, che si occupa di Street Punk e Ska, la Anti che pubblica cose come Tom Waits, Micheal Franti e gli Youth Group, e la Burning Heart, specializzata in punk rock di base in Svezia (Millencolin, No Fun at All). Insomma un impero tentacolare "indipendente". Può esistere?
A guardare ora il sito dell'Epitaph mi viene una certa tristezza. Un sacco di gruppetti nuovi che mimano i My Chemical Romance, cioè quel misto di chitarroni o-mioddio-che-paura e melodie si-ma-in-fondo-sono-molto-fragile che mi fa proprio incazzare. Del resto il genere non è più di moda e si deve cercare di stare a galla in questo oceano di sovraproduzioni. Tra tanto niente emerge però un disco nuovo, non a caso di un gruppo già affermato a livello underground: "No Heroes" dei Converge. Quando tira fuori gli artigli, l'Epitaph sa ancora essere tra i primi della classe.

Fat Blonde Punk Guy


Una volta, quando ero ancora ciccione e biondo, andavo matto per il punk rock. Ora non è mia intenzione aprire la consueta parentesi su cosa sia punk o no, anche se non escludo di farlo in futuro. Il punk che piaceva a me non era quello inglese del '77, che ho rivalutato in seguito. Bensì quallo adrenalinico, scanzonato, anabolizzato tipico della California. Chi non ha amato i Nofx? O i Lagwagon, i Bad Religion, i No Use for a Name? Da ciccione biondo, non solo ascoltavo tutta questa magnifica scena, ma indossavo anche le felpe e mi atteggiavo a novello Fat Mike con il mio gruppo Castelli Verdi. Ho aperto migliaia di parentesi. Tutte degne di essere approfondite. Per questo do inizio a questa nuova rubrica: "Fat Blonde Punk Guy". Per parlare di qualcosa che davvero amavo e che per qualche motivo amo un po' meno.

giovedì 28 dicembre 2006

Capodanno a Rosa Pineta

Mancano 3 giorni a Capodanno. In questo momento milioni di persone si stanno organizzando, stanno partendo per capitali europee, per luoghi esotici, o per la casetta di montagna. L'imperativo è: divertirsi! Mangiando a più non posso, ballando, suonando, drogandosi, ubriacandosi, chi più ne ha più ne metta. Anche noi, con la nostra piccola compagnia, ci stiamo pensando e stasera forse decideremo qualcosa. Sostanzialmente ci sono due correnti: a chi interessa far qualcosa e a chi no. Per i primi la notte di S.Silvestro rappresenta un ottimo modo per uscire a divertirsi tutt'insieme, fare cose in grande, oppure raggiungere posti che per una ragione o per l'altra non sono di tutti i giorni. Per i secondi fa lo stesso, anzi prima passa e meglio è. Finchè i primi non incrociano i secondi, la quiete regna sovrana. Diventa un problema quando le due posizioni si sovrappongono. Mi sa che è il mio caso. Io ovviamente, fancazzista quale sono, appartengo alla seconda specie. Elisa alla prima. I risultati non sono dei più incoraggianti, diciamo con un eufemismo che la tranquillità non è di questi giorni. Staremo a vedere.

mercoledì 27 dicembre 2006

Shindig!

A metà degli anni '60, in America andava in onda uno show davvero speciale: Shindig! Avete presente Top of the Pops con Bossari o Alvin? Tutta un'altra cosa. Mio padre mi ha sempre detto che la musica migliore è quella degli anni '60; mi veniva voglia di dirgli "no, ti sbagli dopo c'è stato di meglio" e in fondo ci credevo. Poi vengo a sapere che in Internet si trovano dei filmati niente male su un programma americano trasmesso dalla ABC tra il '64 e il '66 e inizio a guardarli. Mi si apre un mondo nuovo. Non che non avessi mai sentito i Beatles, i Kinks o gli Who (che strano ho citato tutti gruppi inglesi), ma le cose più affascinanti erano quelle che non avrei mai pensato di apprezzare. Tina Turner ad esempio. Su Shindig! lei c'è spesso, fa certi duetti con Marvin Gaye da far accapponare la pelle.




Oppure ci si accorge che i Kinks alla fine non sono granchè (gli Zombies sono mille volte meglio), che le Pipettes sono uguali alle Ronettes, che i Beatles sono i più fighi di tutti. Mica ci sono le basi sotto con il playback sforzatissimo e fuori sincrono, no. Su Shindig! si sentono musicisti strafighi che fanno pezzi strafighi, con ballerine e coreografie stupende. E poi è incredibile notare la quantità di artisti che è passata di lì, e (quasi)tutti hanno fatto la storia della musica. I tempi cambiarono, i gusti degli spettatori anche, il programma non funzionò più. Ma Shindig è ancora lì, ne rimangono le traccie indelebili.

Ieri è morto James Brown. Ricordiamolo così.

martedì 26 dicembre 2006

Regali

Quest'anno ho ricevuto regali bellissimi.


Da Elisa:
  • Borsa della Eastpack a tracolla, bellissima, comodissima, stilosissima;
  • Glockenspiel Ax-25N2, coloratissimo, melodiosissimo, simpaticissimo;
  • Agendina Moleskine, utilissima, elegantissima, nerissima.
Da Marco e Valentina:
  • Jesus Lizard "Goat", disco seminale del noise-rock americano.
  • With Love "A Great Circle", Cd+Dvd di un gruppo che sa coniugare musica e immagini come pochi altri in Italia.
  • Stop the Wheel "Morning", Cd di un gruppo della MadCap Collective. L'anno scorso in questo modo ho conosciuto i Father Murphy. Quest'anno staremo a vedere.
Da Sabrina:
  • Marco Travaglio "Berluscomiche", perchè sa che mi piace, un libro divertente che raccoglie gli articoli della rubrica Bananas dell'Unità.
Da Fuse:
  • Talking Heads "The Name of This Band Is", perchè l'anno scorso mi ha regalato i Devo, e non so come fa ma riesce sempre a indovinare gruppi storici che non conosco.
Anche se non c'entra col tema dei regali, pubblico anche questa foto per mostrare al mondo la mia fantastica mise da casa. Per non dire più "sono in desabille".

lunedì 25 dicembre 2006

R'n'R in Provincia




Ieri sera alla fine ce l'abbiamo fatta a suonare. Bende, cerotti, raffreddori e febbre vari non hanno impedito lo svolgimento del concerto. Non è andata male. Per contro la serata è stata svaccata dalla concomitanza a pochi chilometri (a Bosco Mesola) di un altro concerto con tre gruppi (Mexican Whi-sky, A Day After, Mise En Scene) della zona e nostri amici. Ora, non è mia intenzione fare polemica, anche perchè la situazione è speculare e loro potrebbero volgere la stessa accusa a noi. Ma che senso ha, data anche la situazione della nostra scarsa scena musicale, organizzare due eventi di uguale importanza nella stessa sera? Perchè invece di darci una mano tra bands, abbiamo solo divisioni, divisioni, divisioni? Non dico che sia stata una brutta serata...ma sicuramente poteva essere migliore, con la presenza di quelle persone che o hanno suonato o hanno presenziato all'altro concerto. Ripeto: non voglio accusare nessuno. Chiedo solamente a chi era a Mesola: avete percepito la nostra mancanza? L'opinione diffusa era: 1)Che peccato mancano i Juxta&Friends; 2)Che si sborino i J&F, così imparano a fare le cose in contemporanea a noi; 3)Mi stanno in culo i Juxta perchè.....(inserire la propria motivazione) e col cazzo che vado a vederli; 4) Preferisco 3 che 1; 5)Il Nigola si crede troppo Pete Doherty; 6)Tommy ubriaco fa paura; 7)Paolo è un ingegnere; 8)Mancin è troppo sborone e troppo calvo. Altra motivazione potrebbe essere stato il ritorno di Paolino in Italia da Londra (a proposito: ben ornato e goditi la tranquilla provincia veneta prima di tornare nella City). 9) Paolino è andato là, quindi andiamoci anche noi così lo salutiamo. Vabbeh. Spero che qualcuno veda e risponda.

Il concerto non è andato male, dicevo. Inizio molto buono con due pezzi nuovinuovi: Don't Talk At Morning e While Birds Singin', poi un po' tutti i "classici" ed episodi più o meno divertenti. Unica cosa negativa, l'impianto che ha fatto di tutto per farci incazzare, riuscendoci anche. Significativo il momento in cui il Nigola, in un raptus dohertiano, ha lanciato chitarra e microfono nel mezzo di Please Say Ya, con conseguente scazzatura mia e di Tommaso. Certe cose evitiamole, please. Finchè suoniamo davanti agli amici ok, ma se io vedo un gruppo che si comporta così bestemmio tutto il concerto. Se siamo migliorati nel suonare, che comunque è l'aspetto basilare, siamo nettamente peggiorati in quello che sta in mezzo: pause interminabili, gags andate a male, ore e ore per capire che pezzo c'è dopo o per accordarsi. E con la scusa "tanto siamo tra amici" non si va da nessuna parte, perchè quando capita di suonare fuori provincia si rischia seriamente di fare la figura dei mona. Stop allo sfogo.

Però mi sono divertito, dai, e anche gli altri credo. E poi è bello svuotare un locale in 5 secondi. Il Sin-è non è il CBGB's: è frequentato da fighetti, qualunquisti e vascorossisti, quindi il riuscire a spedirli fuori diventa un vanto. Buon Natale anche a voi.

Auguri!!!

domenica 24 dicembre 2006

sabato 23 dicembre 2006

Vinicio Capossela

Mi tocca dar ragione ad Elisa e ad Olli. Non si può non amare Vinicio. Un concerto divertente ed emozionante.

L'Estragon è stipato come non l'avevo mai visto. Però diciamolo, finalmente ha risolto i problemi che lo affliggevano. Innanzitutto è il triplo più grande, e poi ha un palco che si può chiamare tale. E si riesce a vedere il concerto. Palco che per l'occasione è pieno di lucine multicolori, c'è un albero di natale, colori dappertutto: perchè non è solamente un concerto di Capossela, ma un concerto di Natale di Capossela. E conta. L'immaginario saccheggiato è quello del circo, ma è più un circo dei freak, quello ben descritto da Lynch in Elephant Man. I musicisti sono i mostri e Vinicio il padrone del baraccone. Che mostri eccezionali, soprattutto. Il gruppo è così composto: batteria, contrabbasso, fiati (tromba e sax), chitarra, theremin&marimba. Quest'ultimo è il "mostro" che raccoglie più applausi alla fine, perchè non è di tutti i giorni vedere uno che volteggia nell'aria e fa simili melodie.

Lo show è diviso in due parti. Una più seria, dove vengono eseguiti pezzi nuovi e classici. L'altra più caciarona e natalizia. Ed è proprio questa quella che diverte di più, con l'esecuzione di tutti i motivi più famosi del natale, con l'irruzione di un babbo natale alcolizzato, un show girl dai capelli rossi, un mago scapestrato, tutti interpretati dallo stesso baffuto e buffo personaggio (notate l'alliterazione). Coriandoli sul palco ovunque. Sono talmente tante le gigs memorabili, che risulta impossibile ricordarle tutte. Ogni canzone ha la sua particolarità.
Vinicio è un vero animale da palco, sia quando deve condurre la danza, sia quando il suo cantato si fa più dolce e romantico. E lui stesso ammette di essere in stato di grazia: "Questo è un momento molto felice della mia vita". Mi chiedevo come un italiano potesse realizzare uno spettacolo così: pensavo fosse cosa solo per (alcuni) americani. Mi sbagliavo. Le note negative sono da assegnare non so se al fonico o all'estragon: per buona parte della prima metà non si riusciva a capire niente, sia delle parole sia della musica. Ma non è tempo di lamentarsi. "Ovunque proteggi" messa alla fine, suggella teneramente un concerto multiforme, come lo è il suo ideatore, con il pubblico intento a cantare e ad omaggiare il buon Vinicio più come un fratello che come un idolo. Grazie.

Avrò sicuramente dimenticato qualcosa. Ma è impossibile dimenticare tutto.



Questo è un concerto che ho trovato su You Tube, è del 20 dicembre. Questo mi pare un po' più intimo, ma Bologna c'è stato un momento molto simile.

venerdì 22 dicembre 2006

Oggi

Non vedo un cazzo. Stamattina visita oculistica, dopo qualche anno che non la facevo. La nuova dottoressa dell'ospedale di Porto Viro ha versato sui miei occhi tipo un litro di collirio, di quello che serve per dilatare la pupilla. Gli effetti li sento ancora. Non vedo un cazzo. Sono peggiorato solo di 0.25 per occhio. Le ho anche detto: "Sarà colpa del compter, sa, ho da poco aperto un blog" e lei si è dimostrata molto interessata, dapprima sghignazzando istericamente e poi con un attacco epilettico.

Oggi prove a casa di Tommy (noi abbiamo due sale prove: Mea e casa di Tommy per l'acustico), dobbiamo preparare per benino il concerto di domenica...perchè domenica 24 dicembre alle ore 22.30 i Juxtabrunch si esibiranno al Sin-è in Porto Viro. Siete ovviamente tutti invitati. Ci sono un sacco di novità e di squisiti motivetti da canticchiare.

Stasera invece sarò a Bologna per il concerto di Vinicio Capossela. Elisa è anni che prova a convincermi a portarla. Ci è riuscita. Però se mi fa schifo è l'ultima volta, ok Amore? Non conosco niente di Capossela, ma non mi ha mai attirato, quindi un po' è anche colpa sua (di Capossela), no?
Vi saprò dire.

P.S. Le prove sono saltate. Le recupereremo domani. Oggi mi sa che andrò a Ferrara a comprare i regali di Natale, se riesco a guidare.

giovedì 21 dicembre 2006

Amo quest'uomo



Non Bondi eh!

Cut+Ojm+Valentines

Ieri sera alla fine ho scelto per il seratone Rock'n'Roll. Proprio non ce la facevo ad andare a vedere la cover band. Passi quella dei Beatles, ma soprattutto quelle di Vasco-Liga-Jova-Pelù non le sopporto. Comunque bisogna ringraziare i ragazzi di Ferrara, che si sbattono e regalano bellissime serate, come quella di ieri e come quelle della Piola. Ma andiamo per ordine.

Io e Elisa arriviamo per le 23.15. Freddo veramente pungente. Troviamo subito il Pelledoca (un nome veramente da pelle d'oca), locale fighetto in cui non ero mai stato proprio perchè fighetto. Non sono uno di quelli che si rifiuta di andare nei posti a priori. Però col cazzo che mi faccio due ore di strada per il Pelledoca. Entriamo. Ad accoglierci, una mandria di sedicenni partenopei in gita scolastica che balla su cose maistream come GreenDay e Limp Bizkit. Dopo un po' inizia il concerto, in scena The Valentines. Bell'impatto e bei pezzi. Sezione ritmica compatta e precisa, chitarrista che tiene su la baracca da solo, belle melodie, anche se non conoscevo i pezzi. Il genere è un Punk-Pop di matrice inglese, ma mi vengono in mente anche gruppi del circuito Fat Wreck/Pink&Black come i Tilt, Dickies, Diesel Boy, Queers che sono americani. E i Blondie. Ma sarà per la voce femminile. La figura della cantante non mi convince molto. Non che non sia brava, ma stona un po' con il resto del gruppo per come è agghindata: corpetto, borchie ovunque, zeppe di pelle anni '90. Servirebbe un restyling. Bassista e batterista invece dei fighi totali.

Dopo i Valentines, il secondo gruppo sale sul palco. Sono gli Ojm, gruppo trevigiano che sta veramente crescendo sempre più togliendosi grandi soddisfazioni. Prima il dischetto con Brant Bjork, indimenticato batterista dei seminali Kyuss, ora questo disco prodotto da Mike Davis degli MC5. Dal vivo spaccano, sia per intensità che per impatto. Molti i pezzi nuovi, come è logico che sia, e le concessioni al passato sono poche e soprattutto da quel Light Album che mi aveva positivamente impressionato. Sono stoner, R'n'R, psichedelici quando serve, come nell'ottimo intermezzo "tribale" con il chitarrista a percuotere la batteria a 4 braccia con il batterista. A proposito: grande sezione ritmica, chitarrista con i capelli più grassi della storia dopo Slash. Il cantante su disco mi piace, dal vivo meno, soprattutto perchè alimenta tutti i clichè del frontman "tamarro". In questo si allontanano dagli Mc5: preferiscono insistere sulla parte Rock, piuttosto che su quella Soul. Il risultato non è sempre dei migliori. Comunque sono pignolerie, rimangono un ottimo gruppo e son cresciuti molto dall'ultima volta che li avevo visti (che per la cronaca era al Velvet, dove suonaron di spalla a dei signorini chiamati Motorpsycho).

E' l'una di notte. Il locale inizia a svuotarsi. La gente dovrà andare a lavorare, penso. Viceversa Alessio, Nanni e Bosi con consorte arrivano a quell'ora. Sempre controcorrente, eh? Il meglio deve ancora venire. Che gruppo. Hanno spaccato tutto. Moltissimi i pezzi nuovi. Brutti, ciccioni, infuriati, è per questo che mi piacciono. Due chitarre e batteria. Rock'n'roll, post punk inglese e Jon Spencer nel Dna. Alla fine abbiamo anche comprato il cd nuovo. Non sarà l'ultima volta che li vedremo.

Torniamo a casa, stanchi e contenti. Bella serata.

mercoledì 20 dicembre 2006

Do you like The Shins?

Ed ecco il nuovo video degli Shins tratto dal disco "Wincing the Night Away" che dovrebbe uscire a Gennaio. Io è già un po' che ce l'ho (non chiedetemi il perchè...). Phantom Limb è il mio pezzo preferito del disco e guardacaso è il primo singolo. Mi rivolgo alle Major dell'industria discografica(sull'orlo della disperazione): se avete bisogno di un Talent Scout, sono a disposizione. Signore e signori: The Shins!




Visto che siamo in tema, guardatevi anche questo bellissimo live, sempre degli Shins. Ero tutto preoccupato perchè pensavo che i batteristi ciccioni non riuscissero a suonare. Così cercavo di tenermi al pensiero di non poter più esprimermi liberamente con lo strumento. Ma dopo aver visto questo live, ogni preoccupazione è svanita: io VOGLIO diventare ciccione come il batterista degli Shins.

Dottor Ballanzone

Avete visto questo?

Cambiando discorso, stesera c'è un seratone R'n'R a Ferrara.




E per i più pigri, alla Fornace c'è una Cover Band dei Beatles. Sul manifesto c'è scritto Tributo Europeo: propongo di andare a chiedere al gestore che l'ha scritto che cazzo vuol dire. Comunque anche se odio le cover bands questi mi sembrano belli, almeno da vedere. Sbaglio o sono un po' stonati? Altro punto a loro favore è la foto sull'home page del loro sito, dove sfoggiano una bella collezione di Vox, Ludwig e strumentini d'altri tempi. Io un po' li invidio perchè han registrato all'Abbey Road. E anche per la collaborazione con Peppino di Capri. Decidete voi.

martedì 19 dicembre 2006

Miracolo italiano...

Questo filmato è il messaggio della discesa in campo di Berlusconi alle politiche del '94. Per ovvie ragioni non me lo ricordo (avevo 8 anni), ma qualche settimana fa ho avuto modo di approfondirlo nel corso di Analisi del Linguaggio Politico. E' un po' lungo (9 minuti) ma merita. Col senno di poi è grottesco. Conoscendo la storia della politica italiana degli ultimi anni è facile smontarlo. Ma se Berlusconi ha vinto le elezioni significa che all'epoca questo messaggio a reti unificate dava un altro effetto di senso. Tutto è curato nei minimi particolari, dallo studio accogliente e familiare, al linguaggio semplice ed evocativo. Beh, buona visione e...commentate!



Questo invece è il commento di Benigni

Relax

Fatto. Non chiedetemi quanto ho preso, era uno scritto. Aspettative: non molto alte. Tre domande molto aperte alle quali ho risposto in modo...m o l t o a p e r t o.
Se non sentite più niente significa che mi hanno Imbustlotato, viceversa comunicherò. Ora mi riposo un po' valà!

lunedì 18 dicembre 2006

Agro!

E' dalle 7 e mezza di stamattina che sono sui libri. Ho il cervello fottuto. Non mi ricordo più niente, lo giuro. Ho fatto solo due pause, una per controllare un po' di cose su internet, l'altra alle 17 per gustarmi un tre-strati-pan-carrè-e-2-di-nutella-tra-i-tre-strati. Avete mai provato? Io ne vado ghiotto da quando sono piccino. Solo la ciuccia col Nesquik lo supera nella mia classifica personale dell'infanzia. Ora mangerò qualcosa e poi un altro ripassino nella ore serali. E domani, vada come vada, festeggerò: inizieranno le vacanze.

P.s. Leggete questo bel post di Ban-Ale. L'ho anche commentato.

Zen Circus @ Ferrara

Questo è il finale del concerto degli Zen Circus, che ho visto al Renfe di Ferrara giovedì scorso. L'ho trovato su You Tube e ve lo giro perchè a mio avviso gli ZC sono uno dei migliori gruppi italiani. In più c'è stato qualcuno che ha reso unico questo concerto: Brian Ritchie dei Violent Femmes e Giorgio Canali. Il primo è salito a metà concerto e si è diviso tra scatolone, flauti e basso acustico (micidiale il suo assolo nella cover dei VF). Il secondo è un'istituzione, ed è salito nel finale. Ma ora bisogna fare un applauso agli Zen Circus, perchè riuscire a stare al passo dei due vecchi non credo sia così facile, e invece loro hanno classe da vendere e ci riescono. Due batterie, una classica alla destra del palco e una "alla Violent Femmes"(rullante, timpano, un solo piatto; da suonare in piedi con le spazzole) alla sinistra. Snocciolati, oltre a molti pezzi nuovi, anche i più belli del loro "Vita e opinioni di Nello Scarpellini": "Colombia", "I bambini sono pazzi!", "L'amico immaginario". Rock'n'roll da strada e multilingue. Vedremo cosa uscira dal Natural Head Quarter dove, con Ritchie alla produzione, il gruppo toscano sta registrando il nuovo album.

Ora è meglio se vado a studiare va', che domani ho un esame!

domenica 17 dicembre 2006

Practice Makes Perfect


Gli Wire sono un gruppo inglese che verso la fine degli anni '70 è stato partecipe di quel movimento musicale che ha preso dal punk e l'ha portato nel nuovo decennio. Si fa un gran parlare di post-punk in questo periodo, grazie alla riscoperta di gruppi come Gang of four, Devo, Psichedelyc Furs. In poche parole il vero post punk andrebbe dal '78 all'81. Dopo, la New Wave sarebbe andata in vacca sfociando nell' elettro pop anni '80. Ma non voglio parlare di questo. Voglio parlare degli Wire. Perchè sto ascoltando dei dischi loro, Pink Flag ('77) e Chairs Missing ('78) : sono fantastici, senza mezze misure. Pensare che in quel periodo i Sex Pistols erano appena usciti e i Clash dovevano ancora pubblicare il loro capolavoro London Calling. Gli Wire erano post prima del post. Dei Pre. Consiglio caldamente l'ascolto.

Paolo, bassista da tre concerti del mio gruppo, si è appena laureato in Ingegneria Civile. Con Elisa gli ho regalato un doppio disco degli Wire, e dopo qualche ora un suo sms mi ha confermato che è una figata. Tutta questa solfa per fare i complimenti a Paolo, e augurargli un futuro elettrizzante. Come gli Wire.

DistrUctions



Non è il momento più adatto per aprire un blog, un esame è alle porte. Questa è l'ennesima distrazione. Le altre sono queste:

  • Twin Peaks (ho appena finito la prima serie)
  • Gestione di Myspace
  • Visione di svariati Blog
  • Nip/Tuck (4 serie)
  • Mille dischi che devo ancora ascoltare














Suono in un gruppo: questo.