domenica 31 dicembre 2006

Cooper Vs Sooper


Ho capito perché mi è andato giù Twin Peaks. C’ho pensato tutta la notte (non è vero). Non mi piace più Dale Cooper. Nella prima parte, l’agente speciale Fbi era un vero supereroe. Tecniche deduttive raffinate, con passaggi logici molto ampi, questo modo di procedere che aveva tracce di spiritualità (il Tibet), ma in modo razionale. Un incrocio tra Sherlock Holmes e James Bond. In più Copper faceva sfoggio di tutti i vantaggi che ha un agente dell’Fbi: bei vestiti, mangiare e dormire gratis, addirittura 10.000 dollari da spendere al casinò (ricordate la spedizione al One Eyed Jack’s?). Tutto il suo personaggio era comunque, lo ripeto, improntato sulla razionalità.

Il nuovo Dale Cooper parla di oscurità, di strane sensazioni, di spiriti della foresta. Insomma un santone un po’ ingenuo di quelli che vanno forte a Camden o allo Speakers’ Corner. E' per questo che non mi piace più. Inoltre gli viene revocata anche la carica di agente speciale, diventa uno sfigato totale. Non so come finirà, sono arrivato alla puntata 12, e da quel che ho capito la serie è stata interrotta quindi lascerà con un bel pugno di mosche in mano e un'elevata curiosità insoddisfacibile (?).
Ma è possibile che ad un certo punto, quando non sanno più di cosa parlare, i telefilm americani debbano tirar fuori la spiritualità o cose del genere? Non possono essere razionalisti e laici? Questo Cooper era un figo finchè parlava di cose vere e dimostrava comunque di saper maneggiare l’occulto e il misticismo, da quando si fa tutte sta domande su mondi paralleli e cagate del genere, altro che Terra Nostra!

1 commento:

Anonimo ha detto...

I gufi non sono quello che sembrano