Considerazioni sull'Handmade Festival (in 12 punti)

1- Giornata epocale.
2- Tutti bravi e simpatici (incredibile ma vero: armonia e pace tra tutti i gruppi).
3- Posto galattico (The Cleb), fonico galattico (Bruno dei Settlefish), birra galattica (Pedavena).
4- Juxtabrunch buoni. Pezzi nuovi buoni. Suoni buoni. Insomma, buoni.
5- A Classic Education sfigati (il batterista si è rotto il braccio il giorno prima: niente paura, arriva Fede dei Three in One Gentleman Suit e impara i pezzi al volo) ma comunque Enormi. E quando scopro che Paul, il bassista (anche dei Settlefish) ha i genitori di Porto Viro, mi prostro e bestemmio. Jon è Dio (e un grazie di tutto gli spetta di diritto).
6- My Awesome Mixtape in formazione calcistica: storici come sempre anche se con tutta quella roba è difficile che si senta bene tutto. Però fanno ballare e cantare. Se dovete fare un party sono perfetti.
7- Seebha: bravi e simpatici. Un grazie di tutto anche a loro, che si sono sbattuti alla grande e sono riusciti ad organizzare un cosa enorme. E sono soprattutto riusciti a tenere gratis l'entrata. E poi dal vivo spaccano e hanno tutte le teenagers che ballano e cantano.
8- Disco Drive sempre incredibili. Macchina da guerra, sempre più personali, sempre più rodati. E poi sono anche bravi ragazzi. Attendiamo trepidanti il nuovo disco (che dovrebbe essere di prossima uscita).
9- Nacho Fever: sguaiati e scassati. Marci fino al midollo. Fichi.
10- IrmaVep: sanno suonare e si vede. Con un cantante potrebbero diventare qualcosa di più di un side project.
11- Guastalla: non pervenuta. Nel senso che non l'ho vista.
12- Grazie a tutti quelli che sono venuti. Spero vi siate divertiti.


Per il video e la foto: grazie Tessa!