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Ci sarebbero troppe cose da dire. Il tempo ha tenuto, se vogliamo parlare del tempo. I gruppi c'erano e pure troppi, se vogliamo parlare di quello. Il posto è accogliente e la gente non mancava.
Alle 20 va sul palco
la Coscienza di Giuda. Bel concerto, che va in crescendo proporzionalmente al migliorare dei suoni sul palco. Li ho visti belli cattivi, e sono molto meglio ripetto a quando rallentano. Un grazie di cuore a Zangi per aver messo a disposizione il suo ampli del basso, ha veramente salvato il festival. Per contro, noto delle cadute di stile da parte del Nostradamus coi dread de noantri. Fai pure, non mi tocchi.
Dopo la Coscienza, tocca agli
I Got A Violet. Set un po' scazzato anche se pulito. Molto penalizzati dai suoni, un po' come tutti. Li rimando a un concerto serio.
Poi A Day After. Non li ho seguiti molto, mi stavo preparando per suonare.
Alle 22 (?)
My Awesome Mixtape. Probabilmente siamo stati quelli più svantaggiati dai suoni. Primo perchè il minimo è sentire la base. Se si sente poco è come suonare a clic in cameretta. Zero energia. Inoltre sentire la propria voce altissima in spia ma non sentire la base su cui si dovrebbe cantare è un problema grave.
Secondo: il volume. Deve essere altissimo anche fuori, e non al livello di uno stereo di casa.
Eravamo gli unici con le basi e, in un festival dove sin dal pomeriggio si erano alternati gruppi metal o hard rock, era scontato che incontrassimo questi problemi.
Ovviamente non sto incolpando i fonici, che ringrazio perchè comunque si sono fatti il mazzo, ma la situazione che ci ha impedito di fare un concerto serio. Sapremo rifarci. Già domani sera a Padova (dove ci sarà anche Scaglia, il trombettista).
Subito dopo, resto sul palco perchè ci sono i
Juxtabrunch. Mi sembra sia andata bene, anche se i suoni erano quelli che erano. 5 pezzi 5, tre dei quali nuovi (e per fortuna, visto che avevo/ho 12 vesciche dolorosissime sulle mani. Sono stato soprannominato Padre Pio) Nicola ha trovato lo stesso il modo di rompere una corda della chitarra. Però mi sono piaciuti questi Juxta, molto carichi e convinti.
Poi, Penelope sulla Luna, di cui non ricordo nulla,
Le Luci della Centrale Elettrica, figo come pochi, e gli Zen Circus alla fine, con il batterista degli Appaloosa e Giorgio Canali. Bravi come al solito, anche se in formazione atipica.
Hanno finito ad un orario improponibile. Io sono andato via alle 2.30, ma aveva appena iniziato a suonare un percussionista, un allievo di
Tullio de Piscopo - NON SCHERZO.
P.s.: Nella foto i bloggers della bassa. Ban-ale, Makka e il Prete Messicano (distrutto)