venerdì 5 gennaio 2007

Abbassa la Musica!



Ho appena ricevuto dal Biondo l'imperativo di firmare questa petizione. Il problema del costo dei cd e della musica tutta (anche i concerti sono molto costosi), affligge da tempo la nostra Italietta. Ebbi modo, quest'estate, di fare un paragone tra l'Inghilterra e noi nel corso di una intenso e magnifico viaggio a Londra. Notai che sebbene il costo della vita fosse notevolmente maggiore rispetto al nostro, in proporzione i cd costavano meno. Del tipo che un cd nuovo, come poteva essere quello dei Tool (quindi non solo nuovo ma anche con un packaging fuori dal normale) costava 11 pounds, cioè all'incirca 16 euro. Da noi lo stesso cd si trovava a quanto, 24 euro?

Ho firmato. La questione è già da un po' dibattuta: la musica viene considerata un bene di lusso, ed è quindi sottoposta a un'Iva del 20%, mentre i libri (questo è il solito esempio che si fa) ce l'hanno al 4%. Ora, non sono un economista, sono scarsissimo in matematica, ma mi pare di capire che, se la petizione avesse successo, al massimo potremmo aspettarci dei cd a 16 euro. Sbaglio?

E secondo voi, questo potrebbe veramente risolvere la crisi del mercato discografico? Ammesso che non me ne può fregà de meno di quelle 3 major sanguisughe che sono il vero problema, ma secondo me no, non si risolve un bel niente. Un cd DEVE costare al massimo 10 euro. Se costa di più è un ladrocinio, perchè apparte l'Iva quello che fa lievitare i prezzi sono i costi di pubblicità e dei videoclip. Quindi è un problema interno, e non esterno all'industria.

In Inghilterra i prezzi sono più bassi, la gente compra più cd, ci sono più gruppi inglesi perchè l'industria punta tutto su quei gruppi. E sicuramente ci sarà anche qualche legge che agevola i gruppi inglesi rispetto agli stranieri, soprattutto nelle programmazioni radio e negli spazi pubblicitari. In America stessa roba. In Italia, il massimo investimento coraggioso sono le Vibrazioni o gli Zero positivo: altro che Arctic Monkeys.

Poi c'è la questione internet. Secondo me è impossibile risolvere la questione proprio per questo. Se si vendono ancora cd, succede perchè a)non tutti hanno la connessione; b)non tutti sanno usare il computer (ad esempio gli anziani); c)perchè in fondo siamo ancora nella generazione del cd, che tra qualche anno verrà completamente rimpiazzata da quella dell'mp3. Ognuno ha il supporto che si merita. A noi del cd è andata proprio da schifo.

Come al solito ho aperto un miliardo di parentesi senza poi chiuderle. Riapriamole e chiudiamole nei commenti, se vi va. E firmate che tanto non costa nulla.

Firmate!

P.S. Io compro solo cd di gruppi italiani (autoprodotti o che escono per etichette indipendenti), che almeno do due soldi a loro e non alla Sony. Di solito questi cd costano 10 euro e spesso non sono (di molto) inferiori agli stranieri.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtoppo ho smesso da tempo di credere nelle petizioni on-line, e anche in quelle reali.
Poi il costo dei cd non è così importante per me...uno perchè ci sono problemi più grossi nell'economia italiana, due perchè se voglio un cd lo scarico.
Senza poi menzionare iTunes Music Store dove puoi comprare un cd (anche di quelli abbastanza ricercati, ok non proprio tutti ma molti) a 10 euro, proprio il prezzo che speri tu.

rOD

don Mancho ha detto...

@rOD: anch'io non credo molto alle petizioni, avevo anche firmato a quella promossa da Beppe Grillo per togliere i costi di ricarica del cellulare. Era stato superato ampiamente il limite di firme ma poi non si è più saputo niente.

Ma su I-Tunes, si compra il cd fisico con il cartone e la plastica o solo ...come dire...la musica?

Anonimo ha detto...

No, solo l'entità astratta, però poi ti scaricano anche la copertina, e con la visualizzazione 3D è come avere il cd in mano.
Ad ognuno il suo supporto...tu lo scrissi...ahaahahhhaah
(scusa la mia stronzaggine innata...ma Lisbona me l'accentua giorno dopo giorno).
Ciao, è sempre molto iacevole leggere il tuo blog.

don Mancho ha detto...

Grazie, sono contento che ti piaccia. Ecco secondo me I-Tunes è un'inculata ancora maggiore, perchè dieci euro sono molti per avere un cd senza packaging. Sono in file wave almeno? Comunque trovo incomprensibile che uno vada a scaricare a pagamento da I-Tunes e non gratis da Emule o Soulseek.

Anonimo ha detto...

La differenza sta tutta nella legalità, o meno.
Cmq la mia era un'informazione che pensavo non conoscessi, basta dire che Microsoft ha lanciato la stessa idea, ma con la differenza che se hai il suo lettore la musica è GRATIS!!! Capirai benissimo che però anche tutto questo rientra nella logica delle grandi Company che alla fine ci guadagnano forse un pò troppo...infatti io uso eMule.

rOD

Anonimo ha detto...

bene signor laurenti qui è la polizia postale. divarichi le gambe che adesso la inculiamo, visto che lei scarica musica illegalmente. giac

Anonimo ha detto...

Mi sa che non inculerebbero solo lui!

Anonimo ha detto...

Mi candido per farmi inculare e per fregarmene altamente della petizione dei cd

banALE

Anonimo ha detto...

il formato CD DEVE continuare ad esistere come il (vinile del resto)perchè è un qualcosa di fisico di palpabile e visibile, un pezzo da collezione, un frammento della nostra vita che ci ricorda il momento in cui lo abbiam acquistato, ascoltato per la prima volta ecc.ecc. proprio come un libro...unica differenza che uno è tassato al 20% l'altro 4%....uno considerato bene di lusso, l'altro bene culturale...ma la musica non è cultura zio can???

don Mancho ha detto...

Biondo, zio can nel mio blog non lo dici...o bestemmi per bene, con la formula Dio+qualche animale peloso, o evita...
Grazie.

Anonimo ha detto...

di questi tempi è più importante la figuro dello zio quindi la mia è un'esclamazione altamente dissacrante..se non altro più di quella suggeritami da te:)

don Mancho ha detto...

Se parli dello zio Sam allora va bene...